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15 Dic

1984: Bob Dylan & Carlos Santana

Durante la primavera del 1984 il nostro paese aveva vissuto un’attesa spasmodica, per il breve passaggio (solo tre date) della tournée europea del grande Bob Dylan. Le riviste musicali dell’epoca (vedi sotto due numeri di “Ciao 2001”, insieme al biglietto originale) facevano a gara nel dispensare informazioni e fotografie inerenti i precedenti concerti del cantautore americano, che spesso avevano incluso grandi ospiti “a sorpresa”, come Joan Baez, Van Morrison o Eric Clapton. Il “Bob Dylan European tour” (poi inciso nell’album “Real live”, edito nel 1985) avrebbe fatto tappa all’Arena di Verona il 28 e il 29 maggio, e allo Stadio San Siro di Milano il 24 giugno

Quando, in quel caldo pomeriggio, Pino Daniele e la sua band salirono gli scalini del palco per aprire il concertone, si trovarono davanti a questo spettacolo mozzafiato:

Il compianto Pino, che aveva pubblicato solo un mese prima (maggio 1984) l’album “Musicante”, era accompagnato dalla fedele band (Agostino Marangolo alla batteria, Rino Zurzolo al basso, Nanà Vasconcelos alle percussioni, Joe Amoruso al pianoforte e tastiere, con l’aggiunta della sezione fiati composta da Larry Nocella, Adalberto Lara e Juan Pablo Torres) e diede il via alla storica giornata di musica live con una brillante esecuzione di “Have you seen my shoes”, che verrà poi inclusa nell’album “Sciò live”, pubblicato alla fine dello stesso anno. Il cantautore napoletano riscosse un grande successo, segnando una tappa importantissima della propria carriera, lasciando il palco, all’imbrunire, all’ensemble del chitarrista di Autlan, Carlos Santana.

Il virtuoso Messicano, come di consueto accompagnato da una band eccezionale, quella sera composta da Alphonso Johnson (basso), Chester Thompson (batteria), David Sancious (tastiere), Orestes Vilatò (percussions) e Alex Ligertwood (voce), deliziò i 60.000 spettatori con una setlist a dir poco esplosiva, che comprese, tra le altre, “Touchdown riders”, “Samba pa ti”, “Soul sacrifice”, “She’s not there” (una cover di un pezzo degli Zombies) e, ovviamente, “Europa” (Earth’s cry heaven’s smile), sempre molto gradita ai fans italiani. Quindi si ritirò, per lasciare la scena a Bob Dylan & Company.

L’ultimo album del cantautore americano, intitolato “Infidels” (ottobre 1983), suonato insieme a Mark Knopfler (che fu anche co-produttore, oltre che chitarrista), ad Alan Clark (piano e tastiere), Sly Dunbar (batteria), Robbie Shakespeare (basso) e Mick Taylor (chitarra), aveva riscosso ottimi risultati di vendite e di critica. Poco tempo dopo, Bob aveva chiesto proprio a Mick (ex chitarra solista dei Rolling Stones) di reclutare una band molto solida, e molto “essenziale” per accompagnarlo durante quella serie di concerti. Erano stati quindi coinvolti Greg Sutton al basso, Colin Allen alla batteria e Ian McLagan alle tastiere. Ecco la scaletta di quella sera:

  1. “Highway 61 Revisited”
  2. “Jokerman”
  3. “All Along The Watchtower”
  4. “Just Like A Woman”
  5. “Maggie’s Farm”
  6. “I And I”
  7. “License To Kill”
  8. “Just My Imagination”, feat. Bob Dylan solo (vocal & guitar)
  9. “A Hard Rain’s A-Gonna Fall”, feat. Bob Dylan solo (vocal & guitar)
  10. “It Ain’t Me Babe”, feat. Bob Dylan solo (vocal & guitar)
  11. “It’s Alright Ma (I’m Only Bleeding)”
  12. “Simple Twist Of Fate”
  13. “Masters Of War”
  14. “Ballad Of A Thin Man”
  15. “Enough Is Enough””
  16. “Every Grain Of Sand”
  17. “Like A Rolling Stone” feat. Bob Dylan solo (vocal & guitar) and Carlos Santana, plus “Band intro”
  18. “Mr. Tambourine Man” feat. Bob Dylan solo (vocal & guitar) and Carlos Santana (guitar)
  19. “Tangled Up In Blue”, feat. Carlos Santana (guitar) and Alphonso Johnson (bass)
  20. “Knockin’ On Heaven’s Door”, feat. Carlos Santana (guitar) and Alphonso Johnson (bass)
  21. “Tombstone Blues”, feat. Carlos Santana (guitar) and Alphonso Johnson (bass)
  22. “Leopard-Skin Pill-Box Hat”, feat. Carlos Santana (guitar) and Alphonso Johnson (bass)
  23. “Why Do I Have To Choose”, feat. Carlos Santana (guitar) and Alphonso Johnson (bass)
  24. “Blowin’ In The Wind”, feat. Carlos Santana (guitar) and Alphonso Johnson (bass)
  25. “The Times They Are A-Changin’, feat. Carlos Santana (guitar)

Allo Stadio San Siro (ancora fornito di soli due anelli) della “Milano da bere”, quel giorno si consumò uno degli eventi musicali degli anni ’80.

Io, per mia fortuna, ero lì.

30 Comments
  • Cesare Bianchini

    Anch’io c’ero, e a differenza delle due serate di Verona, dove Dylan non era stato trascendentale, a Milano ho assistito (e ne ho visti parecchi nel corso della mia giovinezza) al più bel concerto della della mia vita.
    Un esempio? Da allora, ho assistito a più di una ventina di concerti di Dylan, ma mai più nessuno di questi mi ha regalato le emozioni vissute quella sera del 24/06/1984…

    10 Giugno 2018 at 12:17 Rispondi
      • corrado

        Che ricordi!
        io ventenne arrivato a san siro con un amico di 18anni e l’altro di 35 che voleva farci ascoltare uno dei suoi miti…devo dire che vorrei tornare indietro per goderlo di più, visto che ai quei tempi si broccolava alla grande…
        Altro errore è non avere tenuto i biglietti dei Grandi Concerti dell’epoca ( Marley, jethro,police,asia,dire straits, r.stones,zappa, ecc.)
        A proposito:quanto costava il biglietto di Dylan di quell’anno? Io penso sulle 16o17mila lire.
        Ciao
        Corrado

        22 Giugno 2022 at 14:59 Rispondi
    • Giorgio Vassoney

      Anch’io c’ero!
      Bellissimo concerto!
      Mi chiamo Giorgio Vassoney e se avete documentazione video foto sarei contento di condividerli con voi .
      giorgiovassoney@gmail.com

      17 Aprile 2019 at 23:25 Rispondi
  • Fabio Cerri

    C’ero anch’io, un caldo pazzesco, un concerto splendido, interminabile.
    Una emozione infinita e irripetibile, come i miei vent’anni.

    Grazie.

    23 Luglio 2019 at 13:59 Rispondi
  • Giovanni Olivieri

    anch’io c’ero però sinceramente andai più per ascoltare Santana (e non mi deluse). Avevo 17 anni e conoscevo pochissimo di Dylan (attratto come ero dall’hard rock anni 70). Ricordo che non riuscii a riconoscere quasi nessun pezzo perchè lui li “storpiava” sistematicamente. Peccato, oggi me lo sarei goduto molto di più ma pazienza, posso comunque dire orgogliosamente che io c’ero!

    p.s.: visto che siamo argomento, io ero anche a Torino nell’82 a vedere il mitico concerto dei Rolling Stones (inclusa la profezia di Jagger: “stasera l’Italia vincerà 3 a 1”)

    31 Agosto 2019 at 0:05 Rispondi
  • gianpaolo

    io ero a Verona all’arena, non ho visto quello di milano ,ma devo dire che e’ stato magnifico lo stesso

    16 Settembre 2019 at 21:35 Rispondi
    • luca

      Ciao, sono Luca. Ero all’Arena con un po’ di amici ed è stato bellissimo. Nei giorni successivi Rete 4 aveva mandato in onda un servizio molto ampio del concerto e del prima. L’avevamo registrato ma poi ce lo siamo perso e adesso mi piacerebbe rivederlo dato che eravamo inquadrati anche noi. Qualcuno lo ha conservato? Un abbraccio a tutti.

      16 Luglio 2020 at 8:59 Rispondi
  • Gianni

    Eccomi, anche io c’ero! Raggiunsi lo stadio con la Fiat 850 di mio padre e la mia ragazzina di allora; ho molti ricordi di quel concerto anche se conoscevo pochissimo Dylan… (mi sono rifatto col tempo, ora lo adoro) Tutti che cantavano “A Hard Rain” mi fa venire i brividi ancora oggi.

    29 Settembre 2019 at 21:00 Rispondi
  • Angelo Mennone

    Buongiorno Stefano.
    Bella pagina e bell’articolo. Penso proprio che lo condividerò sulla mia pagina facebook “Pinoèsempreconme”, nata per ricordare il grande Pino Daniele.
    Se riuscissi a recuperare qualche contributo audio o video di quella magica serata, Ti sarei grato se potessi condividerlo con me, in modo da poterlo regalare ai quasi 50.000 follower della mia pagina. Un abbraccio e grazie del contributo.

    10 Novembre 2019 at 10:53 Rispondi
      • Adriana Bodoira

        Salve, sono Adriana di Torino, anch’io ero sugli spalti in quella caldissima e meravigliosa giornata di giugno. Ero stata al concerto di Dylan ad Avignone dove avevo faticato un po’ a riconoscere le sue canzoni, che, giustamente lui ogni volta reinterpretava secondo il sentire del momento. A Milano invece tutte, ma proprio tutte, erano come nei suoi dischi! Che serata indimenticabile!

        4 Gennaio 2020 at 22:10 Rispondi
  • Giancarlo Ravaglia

    Ciao Stefano, a San Siro x Santana e Dylan c’ero anch’io – nel prato vicino al palco – …. mamma mia che caldo e che bellissimo evento… ho conservato anch’io il biglietto e lo custodisco come un grande cimelio (insieme a tanti altri). … e che bella sorpresa Pino Daniele a metà pomeriggio. Esperienza memorabile . Piacere di averti conosciuto e condividere una grande passione come la musica. Ciao da Giancarlo (nato nel1963)

    20 Marzo 2020 at 18:00 Rispondi
  • GIANCARLO RAVAGLIA

    Ciao Stefano , ho cercato di scriverti nel tuo modulo “contatti” ma qualcosa mi dice che si è verificato un errore. No problem. Amo la musica e parlarne . Per me è …”vita”. Ciao . Giancarlo Ravaglia – FO –

    23 Marzo 2020 at 5:51 Rispondi
  • sebastiano saputo

    ciao stefano sono sebastiano saputo e quel pomeriggio memorabile c’ero anche io ad assistere al concerto sono un palermitano ero militare a legnano anche io avevo ventanni e mi vengono ancora i brividi pensando a quel pomeriggio li ascolto ancora come se fosse allora esperienze che il tempo non cancellano

    5 Aprile 2020 at 18:42 Rispondi
  • Federico Barsanti

    Ciao a tutti! Che bello leggervi! Io ero, appena diciassettenne ed insieme ad un mio amico, al concerto del 28 maggio, la Prima di Bob in Italia. Ero riuscito a far entrare macchina fotografica (diapo) e registratore, per cui ho ancora tutto. A quel tempo ero fissato col registrare e fotografare. Le foto sono del tutto amatoriali, naturalmente. Ero un super fan degli Stones e sapere che c’era Mick Taylor mi mandava in doppio visibilio (anche Ian McLagan alle testiere), ah ah ah!! Ne ho visti tanti di concerti di Bob , anche fuori dall’Italia, ma questo mi rimane nel cuore (musicalmente no di certo, ma va bene lo stesso…), che dire?!! Ricordo la grandinata, il vento, il freddo, l’iinfinita attesa tra il concerto di Santana e il suo. Il sound pessimo (quasi), le improvvisazioni e i momenti di tentennamento della band ad ogni chiusura di brano durante tutto il concerto…. E poi varie avventure da adolescente pazzo e scatenato. Eravamo quasi scappati di casa per assistere a quel concerto! Ah ah ah! Insomma, grazie a tutti voi e a Stefano per questa pagina… Un caro saluto! Federico

    22 Giugno 2021 at 12:12 Rispondi
  • FABRIZIO

    CIAO A TUTTI!
    CI SONO MOLTI BOOTLEG DI QUEL TOUR DEL 84!
    PER ESEMPIO LE PROVE LOSANGELINE CON MICK TAYLOR!
    SU GUITARS101.COM
    FABRIZIO, ROMA

    16 Marzo 2022 at 17:20 Rispondi

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